I Volti della Madre Terra giungono a noi da un passato antico e primordiale stratificato nell’intensità espressiva delle antiche popolazioni Africane, Asiatiche e Sud Americane. Dotati di ingenua purezza, esprimono torbidi caratteri facciali che esplodono in sguardi profondi e convulsi simili al rosso denso di massa lavica che scorre nelle sinuosità della terra. Come fuoco eterno, scintilla nei loro occhi la forza invincibile e poderosa della loro essenza, della loro presenza, sempre e comunque. Volti colorati di sole e preistorica saggezza, accarezzati da smorfie curiose che fanno trasparire animi genuini e rupestri, forniti di una tempra massiccia e impermeabile, nulla li turba, nulla li affligge veramente, nulla accelera l’andamento arcaico delle loro movenze.
I Volti della Madre Terra giungono a noi anche dall’occidente, ma prevalentemente questi appaiono stregati dall’amore per il potere, dal desiderio di possedere sempre di più e percossi dal bisogno di tramutare ogni cosa superflua in un bene di prima necessità. Rantolano, corrono, inciampano e cadono vittime dell’abbondanza e dell’eccesso, deformati e tormentati da false credenze che lentamente si sono radicate in qualche lembo negli abissi più bui e profondi dei loro ventri. Risucchiati dalle viscere e inghiottiti dal nulla, sprofondano in un labirinto di cartapesta, plastica, e polistirolo. Da là sotto solamente in pochi riemergono evoluti e irradiati di innocua purezza, veramente in pochi cimentano il desiderio di scovare la realtà e risalgono puliti e profumati dai vortici convulsi e corrosivi di massa.
I Volti della Madre Terra svelano palesemente lo stretto legame esistente tra moti dell’animo e mimica facciale; tratti espressivi, ghigni e contrazioni muscolari perfettamente coesi ai movimenti emozionali di pancia. L’incessante voglia di scoprire ci spinge ad osservare minuziosamente i lineamenti e le espressioni del volto dell’uomo per rivelarne gli antichi segreti che si sono lentamente annidati nei loro animi.